È finalmente esplosa la bella stagione e le nostre tavole si riempiono di frutti colorati e succosi che ci sono mancati durante l’inverno. Questo mi fa raccontare con ancora più entusiasmo un’abitudine salutare, gustosa e facilmente sostenibile per tutti che ho introdotto da quando sono diventata vegana: al mattino andare di sola frutta.
3 motivi per mangiare solo frutta al mattino
1) Migliora la salute sfruttando i cicli metabolici giornalieri
Sappiamo tutti come a seconda delle diverse ore della giornata ci sentiamo più o meno reattivi, concentrati o stanchi. Dipende dai cicli cicadiani, variazioni che accadono nel nostro corpo nell’arco delle 24 ore e coinvolgono ritmo cardiaco, pressione del sangue, alternanza sonno–veglia, ormoni, sistema immunitario.
Questi cicli regolati dal cervello regolano anche il nostro metabolismo:
- dalle 12 alle 20 il corpo è focalizzato su assunzione e digestione del cibo
- dalle 20 alle 4 del mattino assorbe e utilizza le sostanze ricevute
- dalle 4 alle 12 il elimina le scorie e le parti in eccesso
In base a questo schema, mangiare solo frutta dal risveglio alle 12 facilita la disintossicazione e porta diversi benefici per la nostra salute. Infatti:
- La frutta, mangiata da sola, comporta uno sforzo digestivo minimo, viene assorbita velocemente regalando subito energia
- Essendo cruda, aiuta l’organismo a espellere le tossine e le scorie accumulate nel tempo
- Sempre per il fatto di non essere sottoposta a cottura, è ricca di sali naturali, zuccheri semplici, ferro e altri minerali che ci arrivano in forma intatta.
2) Una, dieci, cento mattine da slurp
Sia chiaro: non sono qui a dire che brioche e caffè fanno schifo. Ma sfido tutti a non essere attratti da un piatto di ciliegie o di fragole polpose, una banana fresca, o il vostro frutto preferito. Magari sotto forma di frullato (o smoothie come va di moda chiamarlo adesso)!
Io adoro iniziare la giornata con una spremuta di agrumi: ne bevo due bicchieri e sono a posto per un paio di ore. Poi mi piace passare a qualcosa di più solido ma succoso: fragole e ciliegie in primavera, pesche, albicocche e susine in estate ed uva, mele e kiwi durante l’inverno. E se ho ancora fame? Nessun problema, tanto con la frutta non devo pormi restrizioni: dopo altre due ore mangio una banana o una manciata di frutta secca…e in questo modo non arrivo a pranzo troppo affamata!
L’importante è fare passare un po’ di tempo tra uno spuntino e l’altro e iniziare con i frutti più acquosi per andare gradualmente verso quelli più solidi.
Non è meglio che mangiarsi una brioche alle 8 e poi sgranocchiare al massimo un cracker per arrivare a pranzo senza svenire dalla fame?
3) Più semplice a farsi che a dirsi
Mi direte: come trovo il tempo per mangiare tutta questa frutta, e come la posso trasportare? Capisco la perplessità di chi al lavoro non può passare la mattina a sbucciare e sgranocchiare… ma devo dire che anche negli uffici più rigorosi e stressanti in cui ho lavorato non ho mai ricevuto un rimprovero per i miei spuntini fruttariani…anzi, ho avuto colleghi che hanno iniziato a seguirmi!
E se proprio non è possibile perché quella mattina avete la presentazione della vita davanti al presidente, qualche frutto essiccato infilato in tasca vi salverà dal calo di zuccheri e potrete concentrarvi sulle domande della platea, tra cui perché non assaggiate i bignè alla crema.
E per il trasporto? Oggi si trovano con facilità nei negozi e su internet modelli diversi e sempre più chic di lunch box!
Chi vuole provare?
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