Un device, una connessione veloce e una buona insegnante: quello che mi basta per una lezione di mindfulness! (E perchè sento che mi fa bene)
Si dice tanto e giustamente che ogni giorno dovremmo ricavare uno spazio per noi stessi, per fare quello che ci fa stare bene nel corpo e nella mente; poi però, tra impegni e tempo a disposizione che si esaurisce, non sempre ci riusciamo.
Io sono tra quelli che, potendo, non rinuncia ad una regolare attività fisica; sia per una questione di fitness, perchè mi piace restare in forma, sia di wellness mentale perché ho bisogno di staccare la spina e ricaricarmi nei pensieri. Potendo, dicevo. Perché ultimamente tra affaticamento da pancione, nanerottolo da gestire e blog da curare sto facendo fatica a ritagliarmi degli spazi di tranquillità in cui stare con me stessa e magari fare esercizi che mi aiutino in queste ultime settimane di gravidanza. E’ sia un tema di tempo che di disciplina: sento che ne avrei tanto bisogno ma tante sono le cose da fare che quella mezz’ora quotidiana finisce per saltare (ero stata molto più “brava” con la prima gravidanza, quando andavo a yoga quasi tutti i giorni…ma era un’altra pancia, un’altra storia).
Poi qualche giorno fa mi sono imbattuta nel sito di Giorgia Colavolpe, una ragazza romana che si occupa di alimentazione e ricette veg (indovinate perchè sono finita sul suo sito!) ed è anche insegnante di yoga. Insomma è quella che si definisce un food & life coach, una di quelle definizioni che oggi fanno molto fashion ma fanno anche alzare più di un sopracciglio ai più tradizionalisti.
Al di là delle etichette, la pagina di Giorgia mi ha colpito perchè proponeva lezioni di yoga…anche a distanza, via Skype. Ma come? Yoga non si fa nella sala col maestro che ti guarda e ti guida con la sua voce, insieme ad altre persone tutte in concentrazione? Cosa ne direbbe la mia insegnante, che già mi rimprovera il fatto di “praticare” a casa da sola anziché andare a scuola?
Per dare una risposta a questa diatriba tra tradizione e modernità, ho chiamato Giorgia e abbiamo pianificato una seduta di mindfulness via Skype: ecco come è andata, cosa ho scoperto sulla mindfulness e perché sono giunta alla conclusione che si può fare anche a distanza.
Che cos’è la mindfulness (raccontato da una debuttante)
In parole semplici la mindfulness è la capacità di dedicare piena attenzione a quello che si sta facendo, per viverlo fino in fondo. Sia che sbucciamo e mangiamo un mandarino o che facciamo un’operazione di calcolo complesso, la mindfulness indica una via per vivere consapevolmente le nostre azioni, senza distrarci e dedicandoci completamente ad esse. Perché? Sostanzialmente perchè facendo o pensando più cose contemporaneamente ci stanchiamo di più, e poi ci perdiamo dei pezzi; di vita, non solo pratici.
Io che sono una campionessa del mutitasking e mi fregio quando riesco a fare molte cose contemporaneamente come il mondo di oggi ci chiede, spesso poi mi ritrovo a pensare di non avere assaporato a pieno alcuni momenti delle mie giornate. Perché tendo a distrarmi o perché faccio cose pensando a quelle che devo fare dopo (esempio orrendo ma vero, quelle due ore che passo con mio figlio al pomeriggio spesso sono piene di pensieri su cosa cucinare per cena, cosa scrivere sul blog, cosa fare il giorno dopo, eccetera.)
La mindfulness invita invece a concentrarsi sulle sensazioni che si vivono attimo per attimo, per cogliere quello che succede intorno e dentro di noi; e magari scoprirne delle belle!
La mia lezione mindfulness via Skype
Con Giorgia ci siamo date appuntamento una mattina presto: le indicazioni erano abbigliamento comodo, tappetino coperta e cuscini, un luogo tranquillo e non troppo luminoso. E ovviamente…Skype acceso! La lezione è iniziata con le sue indicazioni di sdraiarmi a pancia in su (ultimamente mi ci vuole qualche minuto!) in posizione comoda, coprirmi e chiudere gli occhi. Dopodiché per venticinque minuti ho ascoltato la sua voce, senza muovermi.
Giorgia mi ha guidata a trovare una respirazione tranquilla e poi in una specie di viaggio nel mio corpo: zona per zona mi ha fatto concentrare su quello che sentivo. Sensazioni di tensione, sensazioni piacevoli, doloretti…uno per uno da osservare e registrare, senza per forza modificarli. Le sole cose di cui mi sono dovuta occupare sono state il mio respiro, da immaginare di convogliare come una carezza verso la parte del corpo su cui mi stavo concentrando, ed i miei pensieri che se ne andavano in giro come al solito, da riportare dolcemente al lavoro che stavamo facendo.
Alla fine della lezione, quando ho riaperto gli occhi (e prima di impegnarmi nell’immane sforzo di alzarmi), mi sono sentita completamente rilassata e con la mente più leggera. Pronta ad affrontare con energia e calma un’altra giornata piena di impegni!
E così ho deciso di provare a intraprendere un piccolo percorso di pratica regolare. Non di mezz’ora, ma di due sessioni di cinque minuti al giorno, guidata dalla voce registrata di Giorgia: una quando mi sveglio e una prima di dormire (il biondo non lo sa, ma vado a letto con gli auricolari come non mi succedeva dai tempi del liceo). Con un investimento di poco tempo, inizio e concludo la mia giornata riportando alla mia mente ed al mio corpo un po’ della calma che sottraggo loro durante il giorno.
Sto provando anche a tenere un diario in cui annotare i cambiamenti che sento, per poterli raccontare a Giorgia che mi interroga e anche a voi, quando sarò un po’ meno novellina.
Ma intanto una cosa posso dirla: è vero che certe cose, come possono essere lo yoga e la meditazione, hanno una tradizione che vorrebbe giustamente essere mantenuta nei luoghi e nei modi consueti (come una lezione alla presenza “fisica” dell’insegnante)…ma se la tecnologia può aiutarmi e portarmi dei benefici allora ben venga!
Se siete curiosi di saperne di più su Giorgia e su cosa fa, vi rimando al suo sito: www.biovegamente.com
[…] e viva l’insegnamento “da remoto”) con la quale ho intrapreso, dopo una lezione di mindfulness via Skype, un percorso di meditazione in gravidanza. Appuntamenti settimanali con meditazione guidata via […]