Sui miei capelli ho provato di tutto: ieri ho provato l’argilla di Ghassoul, una alternativa naturale allo shampoo per sgrassarli e rinforzarli. Ecco, buttata in ridere, come è andata.

Ma la verità è che loro, poverini, più di tanto, non ce la fanno proprio. Sono fini come diceva mia nonna, sono sottili. E si sporcano subito. L’ideale estetico sarebbe lavali tutti i giorni, ma siccome credo alla minaccia apocalittica di mia mamma “così rimani pelata!”, allora li lavo un giorno si e uno no; e il secondo giorno li lego.
Poi il mese scorso mentre parlavo con un’amica super-natural-vegan più di me, lei mi sgancia l’epifania: dice che li aveva così anche lei e che dopo un anno che li lava con l’argilla di Ghassoul non solo non le si sporcano più. Non solo li lava una volta a settimana e restano puliti. Ma le sono anche diventati ricci!
E stikazzi.
Allora ci ho pensato…perchè ok che un anno è lungo, ma tanto un anno fa avevo già fatto due mesi col bicarbonato e l’aceto e a parte il moroso che si lamentava delle tazze nella doccia era andato tutto liscio.
E così ieri mi sono buttata: ho preso la mia confezione di argilla di Ghassoul fresca di consegna Amazon, l’ho messa in una ciotola di ceramica mischiandola con il cucchiaio di legno (è bandita la plastica) e me la sono messa in testa. Con le mani, ma sarebbe servita la cazzuola. Allora ho ridiluito il tutto, rimesso altra argilla, rimpianto che di non avere in casa una betoniera, ricazzuolato l’impiastro in testa. Tenuto su per venti minuti, durante i quali ho pulito il lavandino che sembrava di quelli che durante i lavori di ristrutturazione vengono staccati e messi al centro del salotto e gli cola di tutto sopra.
Poi mi sono fiondata sotto la doccia, pensando alle parole di Crozza che prende in giro i vegani che si lavano con l’argilla perché dopo gli tocca chiamare l’idraulico col piccone per disostruire le tubature.
Ho anche fatto, per completare l’opera, il risciacquo acido: un dito di aceto di vino in un litro di acqua fresca, tutto rovesciato sulla testa un secondo prima di uscire dalla doccia. Così i capelli non si squamano e restano lucidi.
E infine qualche goccia di olio di Argan sulle lunghezze: che una che ha i capelli che si ingrassano non si sognerebbe mai di farlo, ma tanto io li ho lavati con l’argilla di Ghassoul, me ne frego dell’olio che cola.
Risultato: belli erano belli, eh. E anche oggi sono belli e leggeri, anche da slegati. E corposi.
La verità, però, la sapremo tra un anno. E riguarderà un in insieme di cose come le tubature, la vita di coppia, lo smalto del lavandino…mica solo i capelli!
Ciao cara, occhio, anch’io qualche anno fa ho fatto un anno e mezzo senza shampoo… lavandole solo una volta alla settimana con una pappetta fatta di farina di segale e acqua. Ammetto di aver usato una goccia (letteralmente) di balsamo sulle punte perché io, invece, sono riccia e per poterli pettinare….. la mia non è stata una scelta green ma perché la mia cute urlava basta! era sempre infiammata e si sporcvano sempre. le uniche volte che interrompevo il mio shampoo-non-shampoo era ogni 6 settimane circa, quando dalla parrucchiera facevo, per forza, il colore. Il risultato è stato positivo…. per un po’. Dopo un anno e passa i capelli mancavano di lucentezza, erano un po’ spenti. (almeno, però, duravano puliti… tutt’ora, dopo essere tornata da un’anno allo shampoo, li lavo una volta alla settimana, due se “esco”. dopo un anno senza lavarmi i capelli sono tornata allo shampoo. Qualche mese dopo ho perso circa il 30% dei miei capelli. Non credo colpa dello shampoo, credo davvero che non lavarli li abbia indeboliti (anche se mentre li perdevo ricrescevano, quindi non avevo buchi né mi sono spaventata, ma c’è stato un ricambio importante che non mi era successo prima. Io ho tanti capelli, sono grossi… se i tuoi sono già sottili…. occhio. bacio
Oh mamma mia!!! Speriamo di no…ti avevo pensata sai, mi era venuta in mente la tua storia del non-shampoo